LA VITA
Peter McIntosh nasce il 9 ottobre 1944 nel Westmoreland in Jamaica.
La sua carriera inizia a 15 anni quando imparo’ a suonare la chitarra e comincio’ la sua vita eseguendo delle canzoni di protesta, usando la musica come strumento di denuncia delle violenze e delle ingiustizie che il suo popolo subiva. Le prime produzioni risalgono al 1965 e registro’ per la Island di Chris Blackwell due 45 giri: “Shame And Scandal” e nel B Side “The Jerk”, e l’altro “Hoot Nanny Hoot” e nel B Side “Do You Remember”. Da questo momento il successo pre-Wailers era appena cominciato e i singoli che produceva, erano delizie, con instrumental version degne di nota; nel ’69 incise “Rasta Put It On” con la B Side incredibile di Roland Alphonso intitolata “Ska With Ringo”.
L’esplosione dello ska-rocksteady di questo periodo non l’influenzo’ molto, e l’uscita di nuovi singoli erano pronti a conquistare le vendite di quel periodo a cavallo con la collaborazione con i Wailers, Bob Marley e Bunny Wailer. Ma il discorso con i produttori dal 1970 in poi, si fa sempre piu’ interessante, ripercorrendo tutto il suo cammino artistico fino alla fondazione della sua etichetta “Intel Diplo HIM” (Intelligent Diplomat For HIM His Imperial Majesty).
Il periodo piu’ bello, almeno dal punto di vista d’intesa con i produttori, e’ senza dubbio quello del ’70-’71, quando nello studio di Lee Perry, Peter incise tre tra le piu' belle canzoni di tutto il suo repertorio: “400 Years”, un chiaro e deciso attacco ai quattro secoli di schiavitu' subita “Downpresser Man” contro l’oppressione esercitata sui neri e l’altra canzone “No Sympathy”.
Poco dopo l’avventura con Lee Perry, Peter incontra un altro pioniere dell’industria discografica, Joel Gibson in arte Joe Gibbs, con il quale riusci' ad accordarsi per la registrazione di alcuni singoli, al momento abbastanza rari da trovare, questi sono: “Arise Blackman”, “Rudie’s Medley”, “Maingy Dog”, “Leave My Business” e “White Liver Mabel”.
A questo punto il percorso discografico si fa piu’ intrigato a causa delle polemiche scaturite con Chris Blackwell e la Island e di conseguenza la rottura con i Wailers nel 1973 fu obbligatoria. Nel ’75 registro’ “Legalize It”, un singolo in favore della legalizzazione della GANJA, dove nei testi troviamo un lungo elenco di usi medicinali dell’erba e un’accorata difesa del suo uso e della sua innocuita’. L’anno successivo usci’ il suo primo album da solista con lo stesso titolo “Legalize It”, stampato su etichetta CBS per il mercato americano e su VIRGIN per il mercato europeo; e con l’aiuto di Bunny Wailer, riusci’ a differenziarsi con nettezza dalla produzione media jamaicana per una profonda carica emotiva e per un tipo di testi che esprimevano la sincera fede rasta di Peter, non solo limitata al misticismo, ma con lo sguardo attento alla situazione reale.
L’anno successivo, nel ’77 dopo aver subito varie aggressioni da parte dei poliziotti e addirittura da semplici cittadini i quali volevano eliminare Peter dalla faccia della terra, riusci’ comunque a registrare il suo secondo album “Equal Rights” dove il suono comincio’ a farsi piu' sofisticato di quello del suo grande amico Bob Marley. Molti critici affermavano che, mentre Marley restava attaccato alla tradizione, Peter rappresentava il momento propositivo del reggae, per le sue frequenti puntate nell’area rock, per l’eleganza raffinata degli arrangiamenti, nei quali compaiono sempre maggiormente i fiati. Il secondo termine di differenziazione e’ quello dei testi: mentre Bob si e’ sempre basato su di un piano mistico/religioso, Peter nei suoi brani ha sempre mostrato il lato “duro” del reggae, con testi rabbiosi, irriducibilmente tesi alla liberazione del popolo nero.
Il 1978 e’ l’anno in cui Peter incontra il colosso della musica rock temporanea del periodo, Mick Jagger insieme a Keith Richards, nascendo cosi' in una collaborazione senza precedenti nella storia musicale jamaicana!. Il passaggio all’etichetta ‘Rolling Stones’ decise il suo successo internazionale e soprattutto per l’astuto lancio pubblicitario del primo singolo “Don’t Look Back”, cantato in coppia con Jagger su una cover dei galattici e colossi Temptations della Motown Records americana, e registrando il primo album per la nuova etichetta “Bush Doctor”, terzo nell’ordine.
“ Me ne frego dei critici e quando si apprezza la musica, poco importa se si e’ bianchi o neri. Percio’, visto che le case discografiche producono per un pubblico bianco, perche’ non suonare per loro? “(Peter Tosh Bologna 1979)
In una vecchia intervista, Peter amava dare una versione abbastanza fantasmagorica della sua decisione di firmare il contratto con la Rolling Stones: 'una volta Mick Jagger e Keith Richards mi apparvero in sogno ed io gli spiegai cos’era la mia musica e cosa significava per il mio popolo'. Fatto sta che, la mattina seguente Mick e Jagger telefonarono a Peter e lo andarono a trovare a Kingston per ascoltarlo. Dall’incredibile impatto che ebbero nel vederlo cantare e suonare, entusiasti, decisero di portare Peter nel loro successivo tour.
Probabilmente, se non fosse andato cosi’, Peter non avrebbe avuto il successo internazionale. La sua abilita’ non e’ stata mai discussa, ma anche la sua dose di furbizia ha contribuito a render semplice il contatto con la grande industria, perche’ Peter aveva capito che nel mondo del business ci si comporta in questa maniera, anche se si rifiuta sempre il ‘Babylon System’. Inoltre, e’ da “Bush Doctor” che la musica di Peter prende astute coloriture commerciali, non solo nel piacevole singolo cantato in coppia con Jagger esclusivamente per motivi pubblicitari, per stessa ammissione di Peter, ma soprattutto nell’album “Mystic Man”, dove il lancio internazionale arrivo’ al massimo in un tour che tocco’ anche l’Italia
In questo album risalta tra tutte a mio avviso, la canzone che piu’ stava a cuore a Peter, si tratta di “The Day The Dollar Die” (il giorno in cui il dollaro morira’):
“Il giorno in cui il dollaro morira’, le cose andranno meglio il giorno in cui il dollaro morira’, non ci sara' corruzione il giorno in cui il dollaro morira’, ci sara’ piu' rispetto tra la gente il giorno in cui il dollaro morira’, ci ameremo l’un l’altro”.
“Mystic Man” nel suo complesso e’ afflitto da arrangiamenti pesanti, e continua a spaziare nell’area rock-funky e disco-music, come il brano “Buk-in-ham-Palace” dove vengono miscelate e marchiate con il classico ritmo in levare del reggae. Parlando dei suoi albums e dei suoi tours in Italia, fu incredibile la band che Peter fondo’ per riuscire al meglio ha costruire un team vincente; la “Word Sound & Power Band” formata dallo storico duo Sly Dunbar e Robbie Shakespeare, rispettivamente batteria e basso, Donald Kinsey chitarra, Mikey Chung chitarra ritmica, i famosi tastieristi Robbie Lyn e Keith Sterling, quest’ultimo grande amico di Big Youth.
Le sue ultime produzioni “Wanted Dread e Alive” e “Mama Africa”, a parte il live “Captured Live”, non lasciano alcun segno di rilievo, dato che il suo percorso verso l’americanizzazione era irreversibile, e il commercio internazionale faceva perdere quel che di buono si era registrato nei primi tre precedenti lavori, dimenticando completamente le radici del buono e genuino sound “Made in Jamaica”. Lui stesso ammise in alcune interviste, tutte documentate, il suo declino musicale e si ritiro’ in riflessione, che per l’occasione tramuto’ nella stampa del suo “Live”, trovando cosi' una pausa necessaria per tirare le somme della sua attivita’ musicale.
Dall’album “Captured Live” all’ultimo “No Nuclear War” passano addirittura tre anni senza registrarne altri, una lunga pausa fino ad arrivare al 1987, anno in cui usci’ appunto “No Nuclear War”, un chiaro segno d’allarme sulle politiche del profitto, piuttosto che aiutare i popoli oppressi. Un album ottimo sia per i testi che il suo sound tornato al vecchio splendore e addirittura vincitore del Grammy nel marzo ’88, ma l’incredibile assassinio ha stroncato l’artista l’11 Settembre del 1987. All’uscita del nuovo disco, sarebbe dovuto seguire un grande tour in giro per l’Europa, il quale sarebbe tornato con molto piacere in Italia per la terza volta, ma le pallottole dei “rapinatori” lo hanno ucciso, li’, in casa, proprio come era accaduto ad un suo vecchio amico e compagno fin dai tempi dei Wailers e nella sua nuova band, lui era Mr. Carlton ‘Charlie’ Barrett, ucciso anch’egli da un gruppo di “rapinatori”, la sera di venerdi’ santo, ed era fratello di un altro grande musicista, il bassista Aston ‘Family Man’ Barrett.
LioN`
Song consigliate:
Stepping Razor
Johnny B. Goode
Pick Myself Up
Buk-in-ham-Palace
Legalize It
I Am That I Am
African
Bush Doctor
Downpresser
Get Up, Stend Up
Don't Look Back (You've Gotta Walk)